Scientifica del 432 hz
8 hz è il ventisettesimo sottotono DO dell’accordatura a 432hz, la moltiplicazione degli 8 cicli da il significativo 432.
8 hz è il battito fondamentale del pianeta conosciuto come Risonanza Fondamentale di Shumann
risonanze elettromagnetiche globali eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità formata dalla superficie terrestre e della ionosfera).
La Risonanza di Shumann non sta aumentando essa è stabile fra i 7.8 ed 8 hz, i grafici che monitorizzano la risonanza escono dai normali parametri solo in termini di amperaggio (es. 8hz, 16hz, 32hz, 64hz),
nella loro relativa estremità inferiore.
Se aumentassero gli hz di queste risonanze elettromagnetiche noi bruceremmo poiché dal protone all’elettrone la differenza di fase nelle loro velocità orbitali è di 8hz nell’idrogeno che se quindi aumentasse, si innescherebbe un processo di combustione tale da far scoppiare il pianeta e noi con esso!
8 hz è anche la frequenza subsonica emessa dai delfini e dalle balene, l’8hz non è udito dall’uomo ma possono essere udite le relative armoniche come i 72hz, i 144hz, i 256hz ed i 432hz.
8 hz è il ritmo dell’onda Alfa del cervello nella quale i nostri due bioemisferi cerebrali sono in balance d’equilibrio cioè sono sincronizzati per lavorare insieme in modo eguale. La neocorteccia del cervello viene risvegliata in questa sincronizzazione.
Alpha 8‐12hz, Theta 4‐8hz, Beta 13‐30hz
Le frequenze sonore al di sopra delle soglie naturali portano ad un innalzamento considerevole dell’emisfero sinistro del cervello causando un aumento sproporzionato dello stato beta squilibrando la conduzione elettrica del cervello stesso, se si parla di 432hz, (multiplo degli 8hz), questa frequenza conduce entrambi gli emisferi ad un balance di equilibrio (alfa/beta) molto importante per la nostra salute somatopsichica.
Le onde “ordinarie” del cervello variano da 14 a 40hz in questo range operano solo alcuni dendriti delle cellule cerebrali ed il flusso di informazioni è miliardi di volte più debole.
L’Umanità utilizza solo il 10% del cervello Albert Einstein
raccontò che la sua teoria della relatività era stata formulata grazie all’utilizzo della sincronicità bioemisferica che permette la maggiore espansione delle facoltà cerebrali.
Il Dott. Andrija Puharich (1970) dimostrò che gli 8hz non possono essere bloccati da nessuno schermo elettromagnetico metallico, studi avanzati dimostrano che gli 8hz contrastano le onde di frequenza nocive dei cellulari, delle microonde ecc. applicando quanto sopradescritto alla musica, che non è altro che frequenza in armonia, possiamo riequilibrare noi stessi e l’ambiente che ci circonda.
Ma ritorniamo alla scientificità ed alla coerenza del 432hz trattando ora il 256hz, che è sulla sua stessa scala frequenziale; il DO 256hz (multiplo degli 8hz), lo ritroviamo nelle ricerche di ottica biofisica sull”Accordatura” delle cellule, è stato dimostrato che i tessuti viventi emettono ed assorbono radiazioni elettromagnetiche a frequenze o lunghezze d’onda precise, la frequenza in cui si registra il massimo assorbimento di radiazione da parte del DNA corrisponde ad una lunghezza d’onda di 265 nanometri (1 nanometro= 1 miliardesimo di metro) che è il valore preciso della 42esima ottava sopra la frequenza di 256,54 cicli al secondo.
Quindi il DO 256 multiplo degli 8hz (pilastro sonico base) è la frequenza di replicazione del DNA.
Anche la fisica nucleare ne da prova Louis De Broglie
(1924)
ed altri fisici dimostrarono che le particelle elementari della materia, elettroni, protoni e neutroni sono tutte caratterizzate da oscillazioni ad altissima frequenza. La frequenza del protone è di 2,26876 x 10 alla 23esima potenza, valore che corrisponde quesi esattamente al SOL della 69esima scala sopra il DO3=256.
Il fisico Joel Sternheim ha dimostrato che le particelle elementari sono organizzate secondo un ordine che è strettamente in armonia con la scala musicale, ma questo vale solo per la scala basata sul DO(3)=256 non per quella del LA(3)=440 (la differenza fra queste due accordature è poco meno di ¼ di tono e quindi superiore alle differenze che separano le frequenze del DNA,del protone e dell’elettrone dai corrispondenti valori della scala a temperamento equabile ed anche della differenza tra quest’ultima e la scala di Keplero.
Le leggi di Keplero ci hanno introdotti al fatto che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue una scala di sintonia di Do 256hz.
I 256hz sono anche un’ottava all’interno del frattale triangolare di Sierpinsky, il modello “causale” auto organizzato usato come griglia di ogni molecola di gas in una molecola d’aria (1000 reazioni molecolari); permettendo al fenomeno della risonanza armonica del suono di emergere.
Se consideriamo la dinamica e la propagazione del suono secondo il “belcanto” accade che:
• Il cantante quale organismo vivente è “accordato” coerentemente con il DNA di tutte le cellule.
•
Le frequenze riscontrate da Louis de Broglie per le particelle subatomiche sono anch’esse coinvolte nel processo, tanto nel cantante quanto nell’aria attraverso la quale il suono si diffonde.
Quanto sopradescritto è stato utile per chiarire la collocazione scientifica del diapason a 432hz, per chiarirne ulteriormente la sua fase musicale possiamo aggiungere che esso è il risultato logaritmico, matematico della somma multipla sopratonica degli 8hz. Infatti salendo di 5 ottave arriviamo ad un DO di 256hz, scala in cui il “LA” ha una frequenza di 432hz e non di 440hz.
Suonando il DO 256hz, per il principio delle armoniche (secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli delle frequenze), anche i DO delle altre ottave cominceranno a vibrare per “simpatia” facendo risuonare naturalmente la frequenza di 8hz. Ecco perché il corista a 432 oscillazioni al secondo è definito “diapason scientifico”.
Giuseppe Verdi come altri musicisti, ne era un estimatore,
la sua orchestra era accordata a 432hz e nel 1884 ottenne da una commissione musicale del Governo un decreto legge che normalizzava il diapason ad un LA (3) di 432 oscillazioni al secondo esprimendosi a riguardo con la frase “per esigenze matematiche”.
La stessa opinione la espressero i fisici Sauver, Meerens, Savart e gli scienziati italiani Montanelli e Grassi Landi con un decreto che fu approvato all’unanimità al congresso dei musicisti del 1881.
La corsa all’acuto iniziò al tempo delle bande militari ai tempi di Wagner (con un diapason da 440hz a 450Hz), e fu frutto di un’analisi approfondita delle reazioni che il suono suscita in chi lo percepisce, il suono acuto.
Quindi determinate alte frequenze, conducono il cervello ad innalzare il livello di determinate onde, ne abbiamo parlato prima, un aumento esponenziale dello stato Beta, lato sinistro del cervello, provoca ansietà, aggressività cosa utile ai militari dell’epoca per tenere le truppe in uno stato sempre di sovraeccitazione, la stessa procedura, molto più estesa e scientificamente studiata fu addottata dai nazisti, che utilizzarono musiche, intonazioni vocali e ritmiche atte a controllare e dirigere le truppe e le persone, una sorta di controllo di massa sonico.
Nel 1939 il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels impose il diapason a 440hz contro un referendum di 25.000 musicisti in Francia contrari a questa scelta.
Spesso la musica accordata con altre frequenza non naturali, produce irritabilità e squilibrio, soltanto alcune musiche talmente perfette nella loro struttura armonica e nei rapporti aurei di intervallo manifestano la loro armonia, nonostante l’accordatura disarmonica, le musiche di Mozart
ad esempio, il cui effetto è stato studiato e riscontrato, con il giusto diapason a 432hz quale sarebbe la sua espansione?
Graham H Jackson
musicista canadese e studioso di scienza musicale, insegnate di musica presso la Wadorf la scuola di Rudolf Steiner, parlò delle esperienze di Maria Renold pianista e ricercatrice sonica, sugli effetti delle differenti accordature; nel libro Intervalli, Scale e Toni racconta delle sue esperienze intrattendendo i suoi ospiti con concerti nelle due accordature (440 e 432), in 20 anni con più di 2000 persone intervistate e testate il 90% preferiva a priori l’accordatura a 432hz poiché la musica trasportava “…in un mondo più intimo, con la sensazione di essere avvolti dalla musica stessa che sembra scaturire dal centro della stessa stanza…”, questo avvalora che il suono prodotto e determinato da una scala equotemporale su un DO 256hz ed un LA 432hz è il riferimento al “libero tono eterico”
citato da Rudolf Steiner
in molti dei suoi trattati, una sorta di armonica addizionale che opera in risonanza e simpatia con lo strumento.
Entriamo ora nella geometriamusicale aurea per spiegare, unitamente al fattore sopradescritto degli 8hz, nei perfetti equilibri sonici manifestati nella natura che ci circonda. La natura canta a 432hz.
La voce è lo strumento primigenio ed essa definisce la basi per le sintonizzazioni per la sintonizzazione musicale, la scienza musicale parte dalla voce, gli strumenti musicali costruiti dall’uomo sono nati a sua imitazione. Ciò era stato ben compreso e verificato dalla corrente scientifica connessa a Platone, Leonardo da Vinci, il suo insegnante Luca Pacioli e Keplero.
La scala musicale quindi deve basarsi sulle caratteristiche “naturali” del “belcanto”, sulla “polifonia ben temperata” di Johann Sebastian Bach, sulle caratteristiche determinate dai registri vocali e su un valore del DO (3) di 256 cicli al secondo.
Nel 1738 a Lipsia venne fondata una Società semisegreta da Lorenz Mizler, allievo di Bach, per le Scienze Musicali, con l'intento di mostrare i legami della matematica con la musica. Mizler affermava che "la musica è il suono della matematica".
Diversi prestigiosi musicisti vennero invitati a diventare suoi membri, Haendel fu tra essi, lo scopo era quello di riportare la musica alla sua origine pitagorica, al suo fundamentum scientifico, diremmo noi.
Il blasone di questa società era costituito da due forme geometriche:
un cerchio, simbolo di perfezione ed un triangolo, simbolo di Trinità.
Queste due forme erano circondate da api, simbolo del lavoro. Lo Statuto prescriveva che i membri della Societ à lavorassero come le api allo scopo di riportare la musica alle sue origini matematiche. Abbiamo anche alcuni numeri annotati in questo cerchio: 1,2,3,4,5,6, che conosciamo come il senario di arlino. Essi sono i primi suoni armonici. Se abbiamo una corda, divisa in 2 otterremo l’ottava. La divisione 3 a 2 ci dà la quinta, 4 a 3 ci dà la quarta, 5 a 4 la terza maggiore pura, 6 a 5 la terza minore. Per l'ammissione bisognava produrre una composizione musicale di natura matematica, e presentare un ritratto.
Nel 1747 Johann Sebastian Bach
entrato nell’Associazione in qualità di 14° membro,
consegnò, insieme al ritratto ad olio richiesto realizzato da Elias Gottlob Haussmann, le Variazioni canoniche sul tema "Vom Himmel Hoch da komm ich er" (Io scendo dalle stelle), nel 1748 l'Offerta musicale. Nel 1749 avrebbe voluto presentare l'Arte della fuga, che non riuscì a terminare per le sue condizioni di salute. Insieme alle Variazioni Goldberg, queste opere costituiscono il suo testamento spirituale: una musica smaterializzata, costruita in base ad astratti princìpi di simmetria aritmetica e geometrica. Come già dice la parola, che significa "regola" o "legge", la forma musicale che più si presta a questo tipo di simmetria è il canone.
Una serie di voci che si rincorrono, ripetendo la prima in forma
traslata, riflessa o proporzionale, come la sezione aurea. La prima grande serie di canoni bachiani si trova nelle Variazioni Goldberg (1741) nate per alleviare l’insonnia del conte Von Keyserling (questo ci fa pensare ad un esempio di musicoterapia, sarebbe interessante riaccordarle oggi a 432, il diapason che si utilizzava allora e verificarne gli effetti medicali). Analogamente è possibile ritrovare proporzioni, sezioni auree e teoremi anche in altri brani organistici, clavicembalistici e canori.
Gli strumenti che risalgono ai tempi di Bach, Mozart, Beethoven, Shubert, Chopin e Brahms furono disegnati e costruiti su una scala ben temperata avendo come riferimento il DO (3)=256 imitando le caratteristiche del gruppo delle specie vocali (soprano, mezzosoprano, tenore ecc.) e le composizioni musicali rispettavano i principi naturali delle voci stesse.
La voce umana, lo strumento base della musica, è inoltre un processo vivente. Leonardo e Luca Pacioli hanno dimostrarono che tutti i processi viventi sono caratterizzati da una geometria interna molto specifica, la cui manifestazione visibile e diretta è la proporzione morfologica della “Sezione Aurea” o divina proporzione, come era a quel tempo chiamata, essa è la caratteristica essenziale che costituisce tutte le forme viventi. La musica è il prodotto della voce e dev’essere coerente a questi principi aurei.
Questo principio venne enfatizzato durante lo sviluppo della musica
nella storia fin dai tempi più antichi. Il classico sistema ben temperato è esso stesso basato sulla Sezione Aurea o Phi riportato alla luce da Leonardo Fibonacci come da esempio
DO – Mib – SOL – DO - MI – FA# ‐ SOL
A‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐C‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐E
Nella prima serie (Do‐Mib‐Sol‐Do) toni successivi forma una serie simile nella proporzione della Sezione Aurea. Le differenze della seconda serie diminuiscono secondo il rapporto della Sezione Aurea
(dato un segmento A‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐B‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐C si ottiene 1 sezione aurea quando il tratto più corto (BC)sta altrettanto più lungo (AB) come il tratto più lungo (AB) sta al segmento intero)
( Nella geometria elementare, la Sezione Aurea si presenta come il rapporto fra il lato e la diagonale di un pentagono regolare )
La sezione aurea è un valore assoluto del nostro universo e del processo vivente, la geometria dello spazio riflette e possiede una forma specifica, forma riscontrabile anche nei solidi.
La sezione aurea è una proporzione matematica che si riproduce in maniera infinita, se guardiano un rettangolo ad esempio e costruiamo in proporzione
altri rettangoli al suo interno essi hanno esattamente la stessa proporzione che da come risultante una spirale logaritmica che riproduce la sezione aurea all’infinito.
Tenendo quindi conto di quanto la sezione aurea organizzi la bellezza e la musicalità d’ogni manifestazione possiamo guardare con occhi nuovi le mirabili applicazioni soniche nell’architettura dei modelli della nozione “classica” di bellezza che ruotavano intorno ed al centro delle creazioni al tempo di Platone
(Acropoli di Atene, Partenone)
nei principi agostiniani di bellezza armonicosonica alla scuola di Chartres
nella pittura di Leonardo da Vinci
nel quadro di Botticelli
nell'espresivo genio che ritroviamo in natura: petunia
gelsomino
stella di mare
passiflora
nautilus
crescita delle piante
cavolo
cactus
girasole
uragano
l'uomo
Possiamo quindi osservare che la più frequente forma ritrovabile in
natura è il pentagono, figura contenuta nel solido dodecaedro,
dal quale secondo il Pacioli sono derivati tutti i solidi.
Pentagono, pentagramma, i quinti, la progressione delle quinte che
danno come risultante la scala armonica pitagoreica nella quale è
inscritta la frequenza matematica del 432.
Pitagora,
asseriva che “tutto è stato concepito per numero e forma matematica” e le regole sono le medesime riscontrabili anche nelle nostre cellule.
Il pentagono è presente in molteplici aspetti della geometria sacra e naturale, le zolle tettoniche terrestri formate al 70% di diossido di silicio (lo stesso componente delle pietre dei dolmen druidi utilizzati come risuonatori)
hanno una forma approssimativa di 12 pentagoni, il pentagono a sua volta è composto da 5 (penta) triangoli Phi aurei. Triangoli che hanno un inclinazione di 72°, 72 è anche il numero dei battiti cardiaci regolari del cuore umano, musica ritmica in manifestazione.
L’universo è basato su una serie armonica numeria di 72, 144, 432, il RE 144hz è un’armonica perfetta della velocità della luce che è 144.000 miglia nautiche, la durata di un giorno astronomico è di 72 anni terrestri, la percentuale di acqua nel corpo umano è 72%, percentuale di acqua sulla terra 72%.
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